Talenti perduti per sempre

Bellissime le parole di Virginia Woolf che trovate nell’immagine allegata al post. Mi ricorda quanti talenti sprecati di donne messe da parte, bollate come irrimediabilmente ignoranti nell’insensata caccia alle streghe iniziata nel XV secolo e protrattasi fino al XVIII.

Ci è stato negato di conoscere i loro doni, in nome della volontà assurda dell’uomo di avere la meglio sul loro corpo e la loro mente, determinandone la morte.

Schierati contro il culto della “Grande Madre”

Il matriarcato, forma di organizzazione sociale basata sulla donna, è stato in voga per ben 4000 anni dalla nascita delle prime civiltà all’avvento del monoteismo; infatti i cinque principali sistemi di fede (ebraismo, buddhismo, confucianesimo, cristianesimo, islam), per loro natura sostenevano l’inferiorità della donna e ne esigevano dunque l’assoggettamento.

Lo spostamento di potere dalla donna all’uomo è testimoniato dalla mitologia, simbolo della volontà dell’uomo di compiere una sorta di “ritorno alla madre”, ma non per trovare appoggio e sostegno in tale figura, bensì per sostituirla. La rincorsa degli uomini per appropriarsi di facoltà appartenenti alla donna per natura, quale quella di procreare, è visibile ad esempio nella produzione del mito di Zeus che partorisce Atena dal cranio.

Eye of the tiger

Sono sempre stata un’amante del genere graphic novel e quando qualche anno fa ho letto “Persepolis” di Marjane Satrapi, ne sono rimasta affascinata, tanto da mettermi subito alla ricerca della versione cinematografica, che è stata anch’essa all’altezza delle mie aspettative. Il tratto del fumetto è semplice, e forse proprio per questa semplicità trasmette con maggiore efficacia il messaggio dell’autrice iraniana, una donna che mi ha subito colpita per il suo coraggio nell’affrontare l’atroce stile repressivo attuato dal regime.

Mi sono lasciata rapire da quelle immagini di un mondo che si era fatto improvvisamente così vicino e… temibile… ho gioito delle sue scoperte musicali, dei dischi delle band scambiati di nascosto, della sua tenacia nel perseguire ciò in cui credeva nonostante tutto.

E’ per questo che ho scelto un’immagine tratta da Persepolis come sfondo del mio blog… magari qui non è chiarissima, ma vedendola per intero si osservano le fasi principali della trasformazione di Marjane dall’infanzia all’età adulta… e in una indossa una maglietta con scritto “punk is not dead”!

La ripropongo qui di seguito insieme ad altre.

Se volete conoscere meglio la vita di M.Satrapi, consultate la voce della portentosa “enciclopedia delle donne” online.

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Facciamo luce sul passato

Quando si è trattato di ricostruire la storia dell’umanità, molti antropologi, sociologi, hanno messo da parte il ruolo della donna per narrare le gloriose gesta dell’uomo cacciatore, l’uomo fabbricatore di utensili ecc…. dimenticando che, prima ancora di dimostrare sul piano pratico le sue abilità, la donna ha un ruolo essenziale già dal punto di vista biologico. Infatti, nella struttura cellulare, la donna è il cromosoma fondamentale X, mentre l’uomo è il cromosoma Y…. un sorta di ripensamento genetico 🙂

Dunque mi domando… come si è arrivati all’affermazione del dominio assoluto del cosiddetto “sesso forte” nel corso dei secoli?

Una domanda interessante per dare avvio alla mia ricerca…